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ITC – P. Martini – Cagliari


“Siamo in piena emergenza! La crisi è profonda e nessuno ci aiuta! Ci dicono solo che non ci sono soldi. Se va così, questo posto è morto!”. Non stiamo parlando del Covid ma di discorsi che in Sardegna si fanno da prima che noi nascessimo. La domanda è: Ma siamo davvero messi così male?

Noi siamo gli studenti dell’istituto Tecnico Economico Martini della città metropolitana di Cagliari, di cui abbiamo analizzato dieci comuni. Facciamo parte della rete dei laboratori. Un progetto che coinvolge 7 scuole dell’isola per permettere anche a noi giovani di fare la nostra parte. – In che senso? Affrontando i problemi e trovando le soluzioni per le nostre comunità!

Per farlo, abbiamo analizzato il territorio, partendo dalla base: la demografia. Nel corso degli ultimi 20 anni la popolazione si è mantenuta stabile, con circa 267 mila abitanti. Ci sono tuttavia due comuni che hanno perso molti abitanti, ovvero Cagliari e Donori, con riduzioni di circa l’8%, quasi 1 su 10. Senza i cittadini di origini straniere, aumentati del 394.3%, il dato sarebbe ancora più critico. Non è tutto: stiamo anche invecchiando. Ad oggi noi giovani sotto i 15 anni siamo diminuiti del 13% mentre gli over 64 sono aumentati del 58%

Di fronte a questi dati, tutto sembra perduto. Eppure, oggi abbiamo un’opportunità: sfruttare realmente i fondi europei. Nel corso degli ultimi due cicli di programmazione, tra il 2007 e il 2020, il nostro territorio ha ricevuto 2,5 miliardi di €. Di questi la maggior parte sono stati destinati per realizzazione di infrastrutture peril trasporto pubblico. Alla fine però siamo riusciti a spendere solo 870 milioni ovvero il 35%. In realtà però, guardando agli ultimi 7 anni, ne abbiamo speso molti meno.

Più che la mancanza di soldi, il nostro problema è la scarsità di informazioni precise e proposte concrete. Per questo, dobbiamo riniziare a progettare. Noi siamo il capoluogo della Sardegna, terra di uno dei principali porti della storia del mediterraneo, una storia millenaria ancora da scoprire, punto di approdo per i pellegrini da tutto il mondo. Città di folclore, turismo, di ricerca, (patria del Caglairi Calcio) e tra le prime in Italia per qualità della vita. e da qui dobbiamo ripartire. Ma non basta: lavoro, equità, sostenibilità sono solo alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.

Le soluzioni dell’Hackaton

Il progetto si è concluso con un Hackaton di tre giornate in collaborazione con WAYouth, il quale ha coinvolto tutte le sette scuole e gli istituti secondari di primo grado. Dato un budget di 2 milioni di euro i diversi gruppi di lavoro territoriale si sono immedisemati in amministrazioni pubbliche per produrre delle policy card, ovvero delle proposte di riqualificazione per le proprie comunità volte a contrastare il fenomeno dello spopolamento