Il Progetto RdL

Tra i numerosi problemi che oggi la Sardegna deve affrontare, il progetto si focalizza su quattro fenomeni interconnessi:
- la dispersione scolastica nel 2019 pari a un tasso del 21,2% contro il 14% nazionale;
- la disoccupazione giovanile, con valori superiori al 30% a cui si sommano migliaia di Neet;
- lo spopolamento delle aree interne e marginali, con 4 comuni su 10 a rischio estinzione;
- la depressione, con il tasso regionale di disturbi umorali e suicidi tra i più alti in Italia.
La sommatoria di tali problemi sta annichilendo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nel futuro del territorio. Al di sotto però di tale rassegnazione, le comunità locali dispongono di un enorme patrimonio umano, naturale, culturale ed economico, la cui valorizzazione può portare a una crescita duratura, inclusiva e sostenibile (obt. 8 Agenda 2030).In tale contesto, l’I.I.S. “Pischedda” e le scuole del progetto intendono realizzare una rete regionale di laboratori, sfruttando le proprie dotazioni fisico-tecnologiche, come incubatori di processi partecipativi per lo sviluppo territoriale, incentrati sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e sulle strategie europee di coesione.
Obiettivi
Obiettivo per il quale gli studenti, attraverso tecniche innovative di apprendimento e l’utilizzo di strumenti digitali-informatici (obt. 4), saranno coinvolti in attività di raccolta, elaborazione, analisi e diffusione di dati quali-quantitativi sul contesto locale. Allo stesso tempo, i laboratori lavoreranno sull’organizzazione di un hackathon regionale, incentrato sui bisogni e le potenzialità dei territori, di campagne comunicative offline e online, di momenti di confronto con attori pubblici e privati (workshop, focus group, conferenza, orientamento studio-lavoro). Partner di progetto è ProPositivo, associazione di giovani professionisti sardi, promotore del Festival della Resilienza nell’isola e perno di un ampio network di attori tra cui L’Espresso, Fondazione Sardegna Film Commission.
Attività
Le attività che si intendono realizzare vogliono promuovere il rafforzamento delle competenze digitali degli studenti attraverso un percorso dinamico e multidisciplinare, in cui essi possono approfondire in maniera professionalizzata i processi di disegno e implementazione delle politiche di sviluppo socio-economico a livello locale. In tale maniera il progetto cerca di colmare il vuoto tra scuola e imprese, tra studio e lavoro, attivando processi partecipativi di cui gli studenti siano protagonisti. In particolare, i laboratori puntano a:
- sviluppare le competenze digitali tecniche, afferenti ad attività di ricerca, raccolta, analisi, interpretazione e diffusione di dati, adottando, al contempo, le regole di copyright su dati, informazioni e contenuti digitali e individuando semplici modalità per proteggere dispositivi e contenuti;
- utilizzare strumenti informatici quali basi per l’attivazione di processi strutturati di problem-setting e di problem-solving;
- interagire con gli altri e condividere le informazioni attraverso piattaforme digitali, scegliendo, in modo concorde con il proprio gruppo di lavoro, il mezzo appropriato per diffondere dati e idee, soluzioni;
- creare nuovi contenuti, sviluppando competenze “soft” nell’ambito della comunicazione attraverso i nuovi media, utilizzando i loro linguaggi e i loro formati.
- accrescere le life skills dei studenti, ossia quelle “abilità che aiutano le persone ad affrontare positivamente ed efficacemente le sfide della vita quotidiana”;
- aumentare la conoscenza circa il ruolo e gli strumenti a disposizione dei cittadini per svolgere attività di monitoraggio civico sull’uso delle risorse pubbliche;
- alimentare il dibattito pubblico, coinvolgendo i principali attori locali pubblici e privati, intorno alla necessità di orientare le strategie pubbliche verso processi di sviluppo e innovazione socio-economica fondati sugli obiettivi dell’Agenda 2030 e in particolare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile.