IIS – Niccolò Pellegrini – Sassari

“E’ un casino! Non ci sono soldi No anda bene goi… E’ un mortorio.” Questi sono discorsi che in Sardegna si fanno da una vita. La domanda è: siamo davvero messi così male o esistono delle possibilità?

Noi siamo gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Nicolò Pellegrini della città di Sassari, e proveniamo da 10 comuni diversi. Facciamo parte della rete dei laboratori. Un progetto che coinvolge 7 scuole dell’isola per permettere anche a noi giovani di fare la nostra parte per cercare di risolvere i problemi delle nostre comunità!

Per farlo, abbiamo analizzato il territorio, partendo dalla base: la demografia. Nel corso degli ultimi 20 anni la popolazione è diminuita del 0,40%. Nonostante la media tenuta alta da centri come Sassari, ci sono comuni che hanno subito riduzioni fino al 27%. Senza i cittadini di origini straniere che sono aumentati del 436,10%, il dato sarebbe ancora più critico. Non è tutto: non solo ci staimo spopolando, stiamo anche invecchiando. Ad oggi circa l’11% ha meno di 15 anni e il 25% ne ha più di 64, ovvero 1 su 4.

Ma quindi cosa possiamo fare?Sfruttare realmente i fondi europei. Dal sito di Open Coesione abbiamo notato che, tra il 2007 e il 2020, il nostro territorio ha ricevuto 1 miliardo di €. Di questi la maggior parte sono stati destinati al tema Energia per realizzare principalmente infrastrutture. Alla fine però non sono stato speso il 63%, in più, guardando agli ultimi 7 anni, ne abbiamo speso molti meno.

Il problema dunque non sono i soldi, come invece spesso si dice. Senza informazioni precise e progetti concreti non avremo mai queste risorse. Per questo, dobbiamo riniziare a progettare. Noi siamo il territorio di tradizioni come i Candelieri e la cavalcata, del secolare Cagnulari koros, del Baratz, unico lago naturale in Sardegna, patria di una delle più antiche unversità d’Europa, culla di grandi politici, scrittori e artisti e da qui dobbiamo ripartire. Ma non basta: lavoro, equità, sostenibilità sono solo alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Per questo noi vogliamo fare la differenza! E tue nos cherese aggiuare?

Le soluzioni dell’Hackaton

Il progetto si è concluso con un Hackaton di tre giornate in collaborazione con WAYouth, il quale ha coinvolto tutte le sette scuole e gli istituti secondari di primo grado. Dato un budget di 2 milioni di euro i diversi gruppi di lavoro territoriale si sono immedisemati in amministrazioni pubbliche per produrre delle policy card, ovvero delle proposte di riqualificazione per le proprie comunità volte a contrastare il fenomeno dello spopolamento