
IIS – Mariano IV – Ghilarza
“Siamo in crisi, nessuno ci aiuta! Ci dicono solo che non ci sono soldi. Se va così, questo posto è morto!”. Non stiamo parlando del Covid ma di discorsi che in Sardegna si fanno da anni. La domanda è: Ma la situazione è davvero così grave?
Noi siamo gli studenti del Liceo Volta di Ghilarza e veniamo dai territori del Guilcer, Barigadu e Montiferru, di cui rappresentiamo 6 comuni. Facciamo parte della rete dei laboratori. Un progetto che coinvolge 7 scuole dell’isola per permettere anche a noi giovani di trovare le soluzioni ai problemi delle nostre comunità!
Per farlo, abbiamo analizzato la popolazione dei territori. Negli ultimi 20 anni la popolazione è diminuita del 12%, passando dai 13474 del 2002 ai 11862 di oggi. In particolare i comuni che hanno perso più abitanti sono Busacchi e Aidomaggiore, con riduzioni fino al 25,6%. Senza i cittadini di origini straniere, aumentati del 381%, il dato sarebbe ancora più critico. Non è tutto: oltre a spopolarci, stiamo anche invecchiando. Ad oggi l’11% ha meno di 15 anni e il 29% ne ha più di 64, circa 1 su 3.
Da questi dati, tutto sembra perduto ma oggi abbiamo un’opportunità: sfruttare realmente i fondi europei. Tra il 2007 e il 2020, il nostro territorio ha ricevuto 58,1 milioni di €. Di questi la maggior parte sono stati destinati infrastrutture per ambiente. Alla fine però abbiamo speso solo 16,7 milioni ovvero il 29%. In realtà, negli ultimi 7 anni, ne abbiamo speso molti meno.
Più che la mancanza di soldi, il nostro problema è la scarsità di informazioni precise e proposte concrete. Per questo, dobbiamo riniziare a progettare. Noi siamo una terra di mezzo, il territorio della storia nuragica millenaria; di grandi personalità come Antonio Gramsci; dell’artigianato, dell’Ardia e delle corse dei cavalli; di fonti, laghi e cascate, dell’olio e del casizolu, e da qui dobbiamo ripartire. Ma non basta: lavoro, equità, sostenibilità sono solo alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Per questo noi ci stiamo impegnando, E tu?
Le soluzioni dell’Hackaton
Il progetto si è concluso con un Hackaton di tre giornate in collaborazione con WAYouth, il quale ha coinvolto tutte le sette scuole e gli istituti secondari di primo grado. Dato un budget di 2 milioni di euro i diversi gruppi di lavoro territoriale si sono immedisemati in amministrazioni pubbliche per produrre delle policy card, ovvero delle proposte di riqualificazione per le proprie comunità volte a contrastare il fenomeno dello spopolamento






