
IIS – G.A. Pischedda – Bosa
“È un mortorio, non c’è nulla, siamo spiantati, non è cosa, è tutto sempre uguale, che situazione angosciosa, che ansia. Da questa crisi non se ne esce più. Non stiamo parlando del Covid ma di discorsi che in Sardegna si fanno da prima che noi nascessimo. La domanda è: Ma siamo davvero messi così male?
Noi siamo gli studenti dell’istituto di istruzione superiore Pischedda di Bosa, e veniamo dal territorio della planargia e del montiferru, di cui rappresentiamo 12 comuni. Facciamo parte della rete dei laboratori. Un progetto che coinvolge 7 scuole dell’isola per permettere di trovare le soluzioni ai problemi delle nostre comunità.
Allora abbiamo analizzato il territorio, partendo dalla demografia. Negli ultimi 20 anni la popolazione è diminuita del 11,5%, passando dai 17.800 del 2002 ai 15.800 di oggi. In particolare i comuni che hanno perso più abitanti sono Montresta, Cuglieri e Modolo, con riduzioni fino al 31%. Senza i cittadini di origini straniere, aumentati del 413%, il dato sarebbe ancora più critico. Non è tutto: non solo ci staimo spopolando, stiamo anche invecchiando. Ad oggi noi giovani siamo 1 su 10 mentre gli anziani sono 1 su 3.
Di fronte a questi dati, sembra non ci sia una soluzione, ci sentiamo impotenti. Eppure, oggi abbiamo un’opportunità: sfruttare realmente i fondi europei. Nelgli ultimi 14 anni, il nostro territorio ha ricevuto €66,5 milioni. Di questi la maggior parte sono stati destinati ala infrastrutture per l’ambiente e i trasporti. Alla fine però siamo riusciti a spendere solo .22,1 milioni ovvero il 32%. In realtà però, guardando agli ultimi 7 anni, ne abbiamo speso molti meno (12%).
Più che la mancanza di soldi, il nostro problema è la scarsità di informazioni precise e proposte concrete. Per questo, dobbiamo riniziare a progettare. Noi siamo iun territorio ricco di storia e tradizioni, terra della malvasia, del mare, del carnevale, dei colori, del filet e da qui dobbiamo ripartire. Ma non basta: lavoro, equità, sostenibilità sono solo alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Per questo noi ci stiamo impegnando? E tu? Vuoi essere dei nostri?
Le soluzioni dell’Hackaton
Il progetto si è concluso con un Hackaton di tre giornate in collaborazione con WAYouth, il quale ha coinvolto tutte le sette scuole e gli istituti secondari di primo grado. Dato un budget di 2 milioni di euro i diversi gruppi di lavoro territoriale si sono immedisemati in amministrazioni pubbliche per produrre delle policy card, ovvero delle proposte di riqualificazione per le proprie comunità volte a contrastare il fenomeno dello spopolamento.






